20.4.06

Segrate Scrive 1_07.04.2006: Elisabetta Gnone, Fairy Oak. Il segreto delle gemelle

L'incontro che ha dato l'avvio alla prima edizione di Segrate Scrive (era il 7 aprile 2006) ha visto protagonisti due autori residenti a Segrate: Elisabetta Gnone e Costantino Iannacone. Due autori diversi tra loro, per biografie e generi letterari. Cominciamo con Elisabetta Gnone. E' stato un vero piacere averla incontrata, una persona semplice, gentile, molto disponibile, un'autrice brava e simpatica, che, con i suoi libri ha venduto moltissime copie e ormai è annoverata tra le scrittrici più conosciute nell'universo del fantasy.
Biografia. Elisabetta Gnone è nata a Genova e, dopo gli studi classici, diventa giornalista nel 1992. Da sempre attratta dai mondi "magici" dei fumetti, la sua collaborazione con il settimanale Topolino è solo l'inizio di una carriera che legherà il suo nome ai maggiori successi editoriali di The Walt Disney Co. Italy. E così collabora alla creazione dei mensili Bambi, Minni & Co. e La Sirenetta; nel 1997 crea il mensile Zinnie The Pooh. Direttore Responsabile dei periodici pre-school della Disney, con il nuovo millennio crea una serie destinata ad un successo mondiale: i fumetti W.I.T.C.H. e l'omonimo mensile, scrivendo le storie Halloween e I dodici portali, pubblicate nei primi due numeri. Forte di quel successo, Elisabetta si mette nuovamente al lavoro e in questi ultimi anni crea e sviluppa l'idea di Fairy Oak, un mondo magico nel quale si svolgono le vicende raccolte in una trilogia, di cui il segreto delle gemelle rappresenta il primo, affascinante capitolo.
Fairy Oak. Fairy Oak è un villaggio magico e antico, nascosto fra le pieghe di un tempo immortale. A volerlo cercare, bisognerebbe viaggiare fra gli altopiani Scozzesi e le scogliere Normanne, in una valle fiorita della Bretagna, fra i verdi prati irlandesi e le baie dell'oceano. Il villaggio è abitato da creature magiche ed esseri umani, ma è difficile distinguere gli uni dagli altri. Infatti, fate, maghi, streghe e cittadini comuni abitano quelle case di pietra da tanto di quel tempo che ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze. E dopo tanto tempo, tutti si somigliano un po'! A parte le fate, che sono molto, molto piccole e luminose... e volano! I maghi e le streghe della valle le chiamano per badare ai piccoli del villaggio.

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